Care amiche, oggi voglio portarvi con
me, dove? Nella mia città. Dunque dovete sapere, che il mercoledi,
nel borgo medioevale, c'è il mercato settimanale e proprio nella
parte alta del castello, dove abito, in una piazza grande,
rettangolare, delimitata dalla meravigliosa cattedrale e da antichi
palazzi, c’è questo gioioso appuntamento antico, che dura nel
tempo, con frutta e verdura fresca.Tra i coloratissimi e profumati
banchi di fiori, frutta e verdura, pesce e formaggi, ciambelle, in un
angololetto c’è un omino con un grande grembiule, mani grandi e
callose, dietro a ceste di vimini intrecciati.
Luigi si chiama il verduraio e tra i
vari canestrelli traboccanti di bontà di stagione, che lui coltiva
nel suo orticello, tra l'arancio delle carote, spinaci freschi e
croccanti, patate, cavoli, verze, ovetti delle sue galline, facevano
capolino delle perle rosse, con delle grandi foglie quasi fossero da
ombrelli, che hanno catturato la mia attenzione. Sapete cos’erano?
Ravanelli.” Sono i primi che vedo in questa stagione, perbaccolina
non posso farmeli scappare”, con l'acquolina in bocca,li ho
acquistati e tuffati nella mia borsa della spesa.
Ora di pranzo, sulla mia tavola,
facevano bella mostra di sé in una insalatiera di ceramica ocra, tra
foglie di lattuga e tranci di rucola,tagliati a rondelle e conditi
con olio, sale e aceto.
Però che peccato,pensavo, mettendo in
tavola le altre pietanze: l’entusiasmo di questa mattina dovrà
passare via così in fretta. Noooo.Quelli che son rimasti, oltre a
quelli affettati, tra un po le splendide foglie dritte a ciuffo
appassiranno e il bel colore rosso pian, pianino cambierà tonalità.
Che tristezza! Quasi, quasi,…….. ne dipingo uno,…..fermerò nel
tempo l’incantato di questa mattina. E così…..
Penserete: questa è un po matta. Ma
sapete com'è, le cose nascono così per caso.
Felice giornata amiche, un bacio
Emanuela.
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